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SrdN Davide Cocco ...Kirkende, Agattasa...
Srdn Davide Cocco
Una Storia Antica e Sconosciuta, Una Civiltà Ignorata e Nascosta,
La Civiltà Sarda delle Antiche Madri, Janas/Hanas Fitzas de Hala, Maistras Tutrici dei Popoli, e dei loro figli...
Nuraghe, Tombe dei Giganti, Domus de Janas, Dolmen, Menhir, Cart Ruts, Pietre Scritte, i loro strumenti...
La Terra dove L'Acqua Scorre Calda e il Suono si InFrange,
Padre, Madre, Figlio, e Spirito Sardo, AMuin!
Horra Nai Flush Muin Do
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Sardegna,Domus Sanaj S'incantu a confronto con Etruria, Tomba degli Scudi. Confronto sintetico visuale tra le due tipicità, dubbio sulle datazioni e sulla paternità delle cosiddette tombe etrusche
Siti Sardi e siti Etruschi, collegati da ponti aerei e orientamenti secondo i codici lunari e i numeri magici 3,6,9, mostrano come migliaia di anni fa esistesse la capacità di triangolare punti distanti centinaia di kilometri con precisione superlativa.
in sardegna, si trasportavano le merci su convogli di vagoni, che sarebbe carino sapere se venivano trainati da buoi,cavalli, o cosa, di più potente,
vagoni che a giudicare dalla tipologia di ruote e dal loro ridotto diametro in proporzione al volume del contenitore,dovevano transitare su strade lisce e robuste, che diversamente si sarebbero incastrate ad ogni pietra..
e cosa contenevano, poi, questi vagoncini
"le società matriarcali non erano società guerriere.
l'antica civiltà sarda, era società matriarcale.
l'antica civiltà sarda, non era società guerriera.
l'area "Giganti", il "villaggio olimpico" (o meglio, eraclico..) almeno almeno di Olbia e Alghero e di S.Antioco, e VillaSimius, e Dorgali, e Bithia, dov'era?
babbo natale non è nato in scandinavia, non è nato in america, non è nato in turchia, non beveva coca cola. Non è laico/consumismo, ne religioso/cattolicesimo…
Babbo Natale, b abba y nou el, è una frase, che ci racconta di come migliaia di anni fa gli uomini aspettassero con ansia la rinascita della dea sole, sole, che forse in una terra circondata dalle acque, nell’acqua moriva e dall’acqua rinasceva, salvando gli uomini dal buio dal freddo e dall’oscurità.
inizio a pensare che mentre le madri sarde costruivano i loro luoghi con precisione satellitare,
le linee di nazca, le abbiano disegnate i figli, degli antichi sardi,
col gessetto, come esame di quinta elementare...
“Non troverai mai un accabbadora.
I loro nomi non sono scritti, e le loro storie non raccontate. Se vuoi trovare chi accompagna la morte” raccontava un vecchio anziano, “se vuoi trovare chi accompagna la morte, cerca chi accompagna la vita”…
Dendera è un luogo particolare e misterioso..
Possibile che ci racconti qualcosa anche sul mistero dei Nuraghe Sardi?
Le Janas, antiche donne Sarde, donne di medicina, detentrici del sapere.
stai a vedere che MAAT,
era una Maat Hen, una Maat Her, una Maater, una Madre Alata, una tutrice dei popoli,
una antica Amazzone Sarda...
In Sardegna credo che siamo gli unici ma proprio solo noi,

che facevamo le asce in pietra, nell'età del bronzo,

le statue in bronzo, nell'età del ferro,

modelli di nuraghe in pietra, nell'età del ferro, ma per infilarci statuette in bronzo...
l'anello nuziale come simbolo dell'unione fra madre e figlio
a questo proposito, sul fatto che secondo me non tutto è tomba, tranne il silenzio che c'è diero la storia sarda, leggevo un post e riflettevo a voce alta su quello che poteva essere il significato del termine "domus de janas.."
Il Primo di Novembre.

festa “cattolica” di “ognissanti”, ovvero festa onomastica di “Tutti i Nati”, nessuno escluso.. una festa che la “chiesa cattolica una santa cattolica e apostolica” ha voluto apposta, probabilmente per non dimenticare di festeggiare nessuno, in ogni giorno, ogni momento.
Almeno seimila anni fa, quando gli americani non erano per fortuna pensati, gli Antichi Sardi già coltivavano l'uva da vino. Probabilmente il loro vino preferito veniva da uve di Muristellu, e forse Vernaccia.
un metro e novanta, senza tacchi,
guerriera,
madre,
24mila anni fa...
diconsi ventiquattromila anni fa...
sepolta con una cuffia in onore alla dea madre, o viceversa...
coscia lunga, e una vezzosa cavigliera ancora indosso..
qualunque dolore,
qualunque scomodità
qualunque disagio
qualunque cosa vi troviate ad affrontare,

la colpa non è dell'acqua.
E che probabilmente le Maistras Sarde avevano come “alunni” i dusseldwarf, i naneddus rumorosi, mai estinti, ma probabilmente emigrati nel continente americano
e che uno dei loro centri più importanti nel nordeuropa fosse situato dove ora sorge Dusseldorf, la cui fiera, tra l’altro, riunisce tutte le principali caratteristiche proprie delle Djanas Sarde,
e che i loro viaggi le abbiano portate fino in Dgjappone, terra delle jana/ajin/ainu, dove i collegamenti con la Sardegna sono infiniti, e che questo potentissimo filo di antica memoria non si sia mai interrotto, fino ai giorni nostri.
nelle piume della testa egizia,
potete riconoscere is lizos, i gigli del vestito storico di Orgosolo
e i bottoni del vestito di Ittiri..
tempo addietro anche scrivevo come Babbay, indicava una divinità femminile , sostantivo derivato dalla frase “B abba Y”, col significato di “la dea che nasce dall’acqua”, (che diventerà la mesopotamica “BABA”)..
"Se jn/gn è radice di "donna", in greco antico, gr potrebbe essere radice di "anziano", da gher, gheraios..."
Archeologicamente (tutto attaccato) Cartagine, con quasi il 50 percento di vasellame sardo ritrovato negli scavi della fondazione, è da ritenersi città Sarda, come ovvio.
seguiamo le antiche donne sarde fino in Africa, nel Mali, ove i Dogon conoscevano le stelle tanto,tanto tempo prima di noi..
perché ci danno immediatamente notizia del fatto che il concetto che "bere birra fa latte", ovvero che la birra aiuta la produzione di latte materno,
e di conseguenza aiuta la crescita dei figli e il loro benessere,
fosse già conosciuto migliaia e migliaia di anni fa, all'epoca dei nostri avi,
quanto tempo ci vuole perché si depositino circa venti metri di sedimenti eolici
fermentazione, birra, lieviti, vino, e di conseguenza anche pane lievitato, erano già conosciuti antamila anni fa?
se invece che da un popolo di guerrieri guerrafondai, che con le loro navi andavano a mettere a ferro e fuoco il mediterraneo, e che pensavano a scrivere “dio toro di luce possente”, anche nei bagni pubblici troiani, possibilmente in sumero, o che passavano il tempo a fregarsi le pecore e lanciarsi ossidiana e frecce da un nuraghe all’altro,

fossimo invece discendenti di un pacifico (se non lo fai arrabbiare) popolo di “gin aisthesis”, ginnaste, donne che percepiscono, sciamane, donne sapienti, janas maestre, e necessariamente atlete
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