Janas, Pauliara, Capoterra, Tomba_dei_Giganti, e il grembo della madre..
Pubblicato da davide cocco in acs hub aereo · Sabato 12 Set 2020
#Janas #Pauliara, #Capoterra, #Tomba_dei_Giganti, e il grembo della madre..
pensierino del fine settimana...
Partiamo dall’incomincio... stavolta veloce davvero, promesso promesso.
abbiamo visto in “Janas Maistras e Pauliara, la Stella Polare”
https://m.facebook.com/groups/1945271775727363?view=permalink&id=2667984166789450
che esiste un monte a Capoterra, che ancora Capo di quale terra, non si sa, dove sopra c’è un osservatorio astronomico, oggi in disuso, ma probabilmente costruito sopra uno di qualche antamila anni fa,
monte che sempre probabilmente ha dato, o aveva in comune, il nome con quello della Stella Polare. Monte Pauliara, perlappunto, nome Sardo Antico, ovviamente.
Abbiamo visto anche che non ci meraviglia, dato che in corso d’opera le antiche navigatrici sarde avevano dato il nome anche ai venti della rosa,
janas maistras, kalaris e la rosa dei venti
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e fin qui, niente di Strano.
Adesso proviamo invece a fare un ragionamento un pò più ardito..
Esiste un filone di ricerca, nel mondo, molto seguito, che ipotizza che le piramidi più antiche non siano state costruite in senso stretto, ovvero impilando blocchi più o meno grandi “ a tipo mattoncini lego”, uno sull’altro, per ottenere la forma piramidica, ma siano state ottenute “in situ”, “modellando” colline o montagne preesistenti, per dargli la forma necessaria.
Va da Se, che queste non essendo asseverate dalla “scienza standard”, non si è potuto classificarle come tombe, per nostra fortuna.
Sembra invece, che gallerie scavate al loro interno abbiano in qualche modo “potere curativo”, e sono state fatte misurazioni strumentali anche in Sardegna, che indicano che questa più che una possibilità parrebbe essere un fatto reale.
Le più famose piramidi non piramidi al mondo credo siano le piramidi Bosniache, ma ricercatori indipendenti ne scovano in ogni parte del mondo.
Ogni parte, compresa la Sardegna.
In Sardegna dicevo, ci sono diversi esempi,i più famosi senz’altro in quel di Pauli Arbarei, grazie all’opera di diffusione di Luigi Muscas, ma anche il castello di acquafredda, e quello di las plassas, sembrano costruiti su antiche “formazioni”, così come un paio intorno al Nuraghe di Barumini, (questi, a pianta circolare, forse “nuraghe non nuraghe?”), e in zona Siliqua ne abbiamo anche disposte “alla moda di orione”..
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Se poi si percorre la “SS131” con occhio critico, se ne osservano davvero diverse, e anche lungo le strade interne, non è infrequente scorgere la sagoma inconfondibile di una “piramide”..
e spesso ad occhio allenato, ci appaiono anche come parte dello “skyline” dei siti storici della Sardegna (storici, per chi conosce l’antico alfabeto sardo, preistorici, per tutti gli altri..).
le riconoscete, la forma è inconfondibile, e farete caso che, a fronte di alcune “nude”, tante altre hanno la “ciliegina”, ovvero una chiesa, o un castello, in pizziri in pizziri, a tipo bandierina del risiko, mì..
Insomma, senza voler approfondire il discorso, le “piramidi prima delle piramidi”, e forse i “nuraghe prima dei nuraghe”, sono li, sono comunque una realtà, meriterebbero di essere studiate a fondo, e per ora basta pure così, che se no, non ci riesco, ad essere sintetico..
MaMò, che c’entrano le piramidi non piramidi con il monte Pauliara e l’osservatorio di Capoterra, e la stella polare, etc etc?
.. niente.. in effetti niente proprio..
che il monte Pauliara, non è mica una Piramide.. (e qualcuno tira un sospiro di sollievo, lo so ..) ..
Solo che..
Ma scusa.. se esistevano dei tizi così bravi da fare una piramide di una montagna (naturalmente solo con pietre e legna, e senza scrivere, ne leggere).. dicevo.. se esistevano dei tizi che sbozzavano le montagne a piramide, per forza solo piramidi dovevano fare?
che c’avevano, la fissa piramidica?
O solo lo stampino tipo pirottino, il famoso pirottino piromidale, per fare le piromidi?
Boh.. no .. non so.. però, non credo..
Nuraghe, Piramidi, Domus de Janas, Tombe dei Giganti, Dolmen, Menhir, perfino i Betili, e Muraglie comprese, non erano certe fatte per seppellire nessuno, o per adorare divinità che ben sappiamo essere inesistenti, o difendersi da nemici che non si manco loro chi fossero,
ma evidentemente, parafrasando Sherlock Holmes ,“tolte le ipotesi impossibili, quelle che rimangono, per quanto incredibili, sono vere”,
e abracadabra, tutta queste costruzioni, tolto che non potevano servire al “nulla”, dovevano essere utili a qualcosa, non potevano che essere degli strumenti, ovvero dovevano avere una funzione “concreta” (curioso che “concrete, sia l’inglese per “cemento”, vero?)
Cioè, come se un giorno trovassero la Saras a Sarroch, (posto che spero che fra antamila anni non ne sia rimasta traccia), facessero le dovute analisi, e dicessero “miii.. dovevano esserci dei serbatoi enormi, contenenti idrocarburi.. sicuramente erano adoratori del petrolio! Guarda, quei resti di colonne, sono orientati quasi al solstizio, vuoi vedere che a giugno, il dio sole baciava il dio petrolio, le colonne si incendiavano, e tutti a lanciare tappi di serbatoio votivi nel fogarone che ne usciva”...
si.. beh.. il paragone non regge molto, che per alcuni il petrolio è un dio davvero, ma spero di essermi fatto capire..
Ecco, quindi no .. niente tombe, templi, o cosi votivi o aggeggi cultuali per culti inventati da noi,
niente fatiche immani per costruzioni inutili, ma impegno serio e professionale, per costruire strumenti precisi e funzionanti.
E se questi ragazzi erano capaci di modellare delle piramidi, o dei coni giganti, perchè allora non qualcos’altro, anche..
E se Grotte ce n’è pieno il mondo, quindi potenziali “domus de janas giganti”, ne abbiamo, se potenziali Piramidi/Nuraghe, ne abbiamo visto, tra coni e piramidi giganti, una quantità discreta, cosa ci manca, ancora ancora di vedere se non proprio proprio una bella e gigante gigante Tomba dei Giganti..?
Ohh. Cosa ho detto? Tomba.. scusate.. però, Ecchillallà... Tombola! Uff.. mi è scappato di nuovo.. vabbè..
Ecco, adesso possiamo allontanarci un pochino, fare due passi indietro, un giro intorno, e guardarla un pò da lontano, da destra e da sinistra e ingiringiro, , sta “montagna Pauliara”, monte “contenitore della madre”?
Nel frattempo che la guardiamo, immaginiamo dove siamo.
Poco più avanti sulla costa, appena dopo la saras, ma anche quasi dentro la saras, addirittura al confine, con la Saras, si trova una zona, che non lo sapevo fino a qualche giorno fa, ma adesso lo so, grazie a Giovanni Ruggeri, che chiaccherando chiaccherando, me ne ha fatto notare la concentrazione,
si trova una zona chedè zeppa zeppa, di tombe dei giganti.
Ce n’è una dozzina, credo. E chissà cosa c’era sotto la Saras, che dicono sia costruita sopra un villaggio antico.
Ma poi, nella stessa zona, dietro la Saras abbiamo la meravigliosa “fortezza/rocca” di Antigori, proprio accoccuzzolata su un cocuzzolo, quasi a “circoncidere”, no, “circoscrivere” , la punta..
e poco più in la, “sa dom’e s’orku”, bellissimo nuraghe,
e sulla costa da Sarroch a Perd’e Sali, diversi nuraghe, “costieri”, appunto, semprechè la costa fosse li, quando li hanno costruiti, e altri nuraghe, sulle colline dietro...
Insomma, ci troviamo in una zona “armata” (armata, in senso marinaio, ovvero “dotata di quanto necessario per navigare”), di tutto punto..
e se pensiamo inoltre che a Maddalena Spiaggia, si dice (chiacchere da Bar, ovviamente) sia “atterrata” la “Magdalena” appunto, nella sua fuga da est, e proprio dove atterrata (che è sempre un termine marinaresco, per “sbarcata” e sempre per caso, aviazione e marineria si trovano spesso daccordo), proprio li vi abbiano costruito la sua chiesa, anche quella sopra un sito antico sardo,
facciamo en plein, e sbanchiamo il piatto.
me e se poi se se, ci aggiungiamo che ci ricordiamo di
ss 131 strada costiera
https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/2196461343941737
in cui ipotizziamo che la SS131 sia una strada antica che corre lungo quelle che oggi sono montagne ma prima erano l’antica linea di costa , risalente a prima che il campidano si riempisse di sedimenti e diventasse pianura, e quando i monti erano ancora promontori sul mare interno,
e se osserviamo le strade (le ho segnate in verde, qualcuna mi sarà sfuggita, chiedo scusa) lungo la costa sud ovest, e intorno al massiccio del Sulcis/Capoterra, e poi intorno al massiccio di Villacidro, ci accorgiamo di come se la 131 era costiera, ciò vale, e anch’esse paiono in effetti, essere antiche strade costiere.
Avremmo quindi una rotta marina, che da Kalaris, allora arcipelago all’imbocco del “Maridano” (che ancora campi non ce n’erano), arriva per la via più breve proprio a Capoterra (che finaalmente si capisce, perchè, si possa chiamare Capoterra),
Capo Terra, con la sua montagna, la sua esedra, e il suo osservatorio, forse una torre immensa, oggi scomparsa ( e allora, forse il suo nome poteva essere più Cabu Turri, che Caput Terrae),
e da li si dipartano le strade costiere a sud e nord, e pure quella in mezzo, al massiccio, che arriva fino a Santadi/Villaperuccio, anche loro a due passi dal mare (Villaperuccio, enorme e stupendo sito di domus de janas/sonai/sani)..
domus sonaj-sanaj,
https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/1991262991128241
Se facciamo caso, andando a nord, ovviamente per caso, la strada corre “pedemontana”, o “costiera”, proprio verso Siliqua, dove si trova quel castello di Siliqua di cui parlavamo prima, “piramide prima delle piramidi”, o “nuraghe prima dei nuraghe”, appunto.. e verso le altre tre “piramidi orioniche”, di cui vi allego foto..
Ma così, giusto perchè non abbiamo niente da fare, ma abbiamo la cartina sotto gli occhi, lo notiamo che avremmo anche un altra rotta nautica che da Kalaris, “S.Michele”, (con un “castello” più vecchio di quel che si crede) arriva dritto dritto a Domus Novas, passando dritto dritto in mezzo ad un “corridoio” formato dalle due isolette, oggi colline, dei Nuraghe “Niu de Su Pilloni”, il “nido dell’uccello”, (pill/pull/poul, gallina, uccello, pollo, sempre li, siamo) , e “Bruncu Perdosu”, “labbra pietrose” (forse prima questo “ingresso” veniva visto come una “bocca” formata dalle due isole, mi sembra logico, e del resto ancora oggi si parla di “imboccatura” del porto, no?) da una parte,
e dall’altra il nuraghe “monte Idda”,
(“monte bidda”, monte di casa, o monte biddiu (ombelico), monte che ti collega alla madre, come “acqua chiusa, protetta”, o monte “bitta”, altro termine marinaresco, derivato a parer mio da “biddio/ombelico”, che la bitta ti collega con sicurezza al porto, come l’ombelico ti collega con sicurezza alla madre),
dall’approdo di questa rotta, appunto a domusnovas, partiva invecequindi la strada che circumstradava il massiccio del Linas, passando per esempio a Gonnosfanadiga a nord, dove si trova la tomba di s. cosimo, tomba dei giganti meravigliosa e importante.. e poi da li più su, su, costa costa, fino al golfo di Cabras/Habrash (abraxas?), e al triangolo delle madri, alla foce dell’Istro/Tirso.. mentre dall’altra è evidente il cammino che unisce Iglesias e Guspini, passando per FluminiMaggiore, probabilmente altro centro “nevralgico” dell’Antica Civiltà Sarda, e prima per il “Tempio di Antas” che a questo punto, che sia edificio Sardo, ci pare naturale..
Scusate il dilungamento, ma era un pò necessario, questo girovagare, per notare come invece Cabu Turri, o Aba Turri, torre dell’acqua, (poi vedremmo, turri, che significato potrebbe avere..)
con la sua Pauliara, era sempre li, come un RadioFaro, come una “Steddu Pauliara”, una Stella Polare, un punto fermo per la navigazione “Dentro Tartesso”, e non solo ...
Tartesso, Sardegna
https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/2147802448807627
fatto questo piccolo Tour, o Tur, quindi, torniamo indietro..
dicevo .. Zona interessante, questa di Capoterra..
di nuraghe, porti, approdi, castelli, atterraggi, navigazioni, fari, stelle polari..
zona di “tombe dei giganti”, e di “antiche madri”..
Ecco, adesso guardiamo di nuovo “il contenitore della madre”, Monte Pauliara, con occhi nuovi..
Monte Pauliara, che ci appare, con la sua Esedra di circa 200 metri, in splendente granito bianco, fra i primi graniti emersi nella storia del mondo, e/o di granito bianco vestita, orientata secondo la prova del nove, 330 gradi, l’angolo delle madri,
La Prova del Nove
https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/1993630557558151
Monte Pauliara, il “Monte Polare”, “Grembo della Madre”,
Ci appare sicuramente la più grande Tomba dei Giganti finora scoperta.
.. che però però, non avendo buchi per mettere i morti, peròperò, Tomba non era sicuramente, magari forse dei giganti, chi lo sa..
Ma sicuramente, se è rimasto il nome di “contenitore delle madri”, un motivo ci sarà, e quel motivo, sicuramente, si sarà trasferito anche alle più piccole, successive, “Polarine”, che anche loro, pur denominate “tombe dei giganti”, di tombe e morti, menchemeno giganti, e figuriamoci di culti vari, non ne volevano certo sapere...
Paul/Jara, Pauliara,
Tomba non tomba, dei Giganti chi lo sa, osservatorio astronomico, porto per la navigazione “attraverso tartesso”, monte polare, alle pendici dei primi graniti emersi, fra i primi “separatisi”, circa 350milioni di anni fa...
https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalin627k/2147802448807
con i suoi duecento metri di esedra, orientata versi il solstizio e i 7 fratelli, e verso i 330 gradi,
accoglieva forse prima fra le prime, gli elettromagnetici raggi del sole, riflessi nelle consapevoli acque del mare,
per farli risuonare insieme, come solo un “grembo della madre”, una “tumba tambur”, può fare,
e forse, insieme al suo maestoso “Aba Turr”, creare...
volevo esser breve, sintetico, scusate, ma non ce l’ho fatta proprio...
per farmi scusare, vi offro un mirtino, leggero leggero, e ci facciamo un brindisi..
Qin Qin, Jin Jin, Cin Cin, Musica Musica,
Musica, Maistras, alla vostra salute!
e ovviamente, se volente,
“condividere libera mente”
#Janas, #Sardinia..
"Quello che per gli altri #popoli è #mito, per i #Sardi è #Storia. #Scritta."
#Janas #Pauliara, #Capoterra #Aba_Turr, #Tomba_dei_Giganti, e il grembo della madre..
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