sonai mudu, domus sonai, domus de janas
Pubblicato da davide cocco in archeo logica · Giovedì 23 Apr 2020
dunque... 1
la radice lessicale più antica che ho trovato, per DM, che ai latini arriverà come "casa" "domus", o l'inglese "dome", "cupola", viene associata invece a "silenzio", e "destino"...
ecco che destino, o futuro, diventa "domani", e "domenica" diventa il giorno del silenzio, ovvero del riposo.
potremmo parlare del perché in inglese sia "sunday", giorno del sole, ma basterebbe scrivere "sonday", giorno del figlio, per collegarlo alle janas bogadoras, che nelle domus i bambini li facevano nascere...
Domus de Janas, luoghi del silenzio, allora?
luoghi del destino?
luoghi acusticamente isolati, costruiti per risuonare solo a certe frequenze, questo è certo.
luoghi di nascita e morte, ove il destino era segnato, anche...
ma se il silenzio è d'horus, e se horra, prende il significato di gola,
dal silenzio della gola,
iniziamo a comprendere il valore dei suoni muti, la loro esistenza, la loro conoscenza da parte delle antiche Madri,
il significato insomma della vibrazione,
il suono del silenzio..
immortali e coscienti, simon and garfunkel,
in questa potente versione...
"gente che parla senza parlare,
gente che ascolta senza sentire..
gente che scrive canzoni che nessuna voce potrà mai condividere"..
Janas.. jin aisthesis, donne che percepivano..
cuffie in testa, volume a palla
e buona domenica, allora...
e ovviamente
"condividere libera mente"
ps. DM, per chi insiste che sia etimo latino, possiamo comunicare che lo troviamo scritto su pietra, in antico alfabeto sardo, ovviamente in Sardegna, migliaia di anni fa...
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